La
progettazione della
Basilica di Madonna di Campagna fu commissionata a Michele Sanmicheli,
così soprannominato perché nacque a S. Michele
durante il dominio della Serenissima.
Il noto architetto fece
però appena in tempo a terminare il progetto
della chiesa poiché morì poco prima
dell’inaugurazione dei lavori per la sua
costruzione.
Dopo la morte del Sanmicheli la direzione dei lavori passò
all’allievo Bernardino Brugnoli il quale ebbe cura di
mantenere integre le idee originarie del maestro. Scrive Giorgio
Vasari, celebre storico dell’arte contemporaneo e conoscente
dell’architetto:
“Fu opera di Michele il disegno del tempio ritondo della
madonna di Campagna, vicino a Verona, che fu bellissimo
ancorchè la miseria, debolezza e pochissimo giudizio dei
deputati sopra quella fabbrica l’abbiano poi in molti luoghi
storpiata: peggio avrebbero fatto se non avesse avutone cura Bernardino
Brugnoli, parente di Michele e fattone un compiuto modello, col quale
va oggi innanzi la fabbrica di questo tempio”
Nel 1559 fu quindi posta la prima pietra per l’edificazione
della basilica; nel cantiere si lavorava a ritmo sostenuto grazie alle
offerte di materiali edili e alla manodopera offerta degli abitanti
delle vicine contrade di S. Michele, S. Martino, Campalto e della
Mambrotta. All’edificazione della chiesa concorsero
non solo gli abitanti del luogo, ma anche i forestieri; questo
contribuì ad accrescere la risonanza dell’evento e
a consolidare la devozione che era nata attorno all’Immagine
della Madonna.
La sollecitudine e la diligenza del Priore e dei Governatori furono
tali che nel 1560 essi diedero disposizione affinché non
cessasse la produzione dei materiali di costruzione; fu così
che dopo appena due anni dall’inizio dei lavori era ultimata
gran parte della Chiesa e l’Immagine della Madonna
potè essere trasportata nella sua nuova dimora; era il 4
maggio del 1561.
"S’intitolò Santa Maria della Pace,
essendosi in
quell’anno (1559), che fu altresì anno di notevole
carestia nella città e nel contado, conchiusa la pace tra il
re di Spagna Filippo II, e il re di Francia Enrico II: il re cattolico,
ed il re cristianissimo, che sì lunga e funesta tra
cristiani e cattolici avevano fatto ardere la guerra."